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Puppenspieler und Kinderbuchautoren

La compagnia "I Burattini di Luciano Gottardi" è attiva dal 1992. L'artista fino ad oggi ha realizzato numerosi allestimenti di spettacoli di burattini tradizionali a guanto in baracca tradizionale. In repertorio ci sono storie che sono tratte dalla tradizione italiana e tedesca o inventate sui canoni della fiaba tradizionale. Uno dei protagonisti preferiti dai bambini è Truffaldino che con la sua valigia sta portando le sue storie nelle scuole primarie italiane in Alto Adige.

Oltre all’attività di spettacolo, con circa 140 rappresentazioni l’anno, Gottardi realizza laboratori sulla costruzione e l’uso dei burattini e tiene corsi di aggiornamento per insegnanti. Indimenticabile la collaborazione con  l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento che ha portato alla produzione de “L'Apprendista Stregone”, “Till Eulenspiegel” e di “Mozart, il piccolo stregone della musica” con solisti dell'Orchestra.

Gottardi guarda anche oltre la regione ed è stato presente ai più prestigiosi Festival di Teatro di Figura in Italia, Austria, Germania, nella  Republica Ceca e nella Federazione russa. Al World Festival of Puppet Art che si è svolto a Praga nel maggio 2009, è stato premiato come "Best Actor". 

In un'intervista di Federica Mormando* Luciano Gottardi descrive il mestiere del burattinaio:

«Si dice che la dimensione del fantastico sia andata perduta dopo che sono nati i lampioni e non c’è più il buio. In parte è vero: nani e streghe sono scappati e si sono nascosti. A me è capitato di incontrarli la notte o nelle miniere. Una volta, mentre preparavo uno spettacolo nel buio della galleria, qualcuno saliva dal cuore della terra, ne sentivo i passi. Non ho avuto il coraggio di aspettare e sono scappato! Ma quando consegnavo di notte il pane, prima di diventare burattinaio, più volte ho visto delle figure. Sono ancora tra noi, soltanto vivono nascoste e bisogna saperle cercare».

Con "la luce", Gottardi intende le nuove tecnologie, che per un certo periodo avevano a suo dire oscurato i sogni e spedito in soffitta i burattini, piccoli attori di legno e tessuto testimoni di un’Italia che non c’era più. Ma il mestiere del burattinaio sopravviverà sempre alle mode: i bambini sono ormai così abituati ai computer e ai cellulari, che davanti al teatrino rimangono incantati. Alla fine della giornata vederli soddisfatti non ha prezzo. 

* Prof.ssa Federica Mormando: psichiatra, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta e giornalista, ha fondato Eurotalent Italia ed Human Ingenium, dedicati all’individuazione e allo sviluppo dell’alto potenziale cognitivo e dei talenti artistici in tutte le età. Tra le sue pubblicazioni spiccano “Bambini ad altissimo potenziale intellettivo” e “Altissimo potenziale intellettivo: Strategie didattico-educative e percorsi di sviluppo dall’infanzia all’età adulta”. 

Luciano percorre l'Alto Adige con la "valigia di Truffaldino" e visita le scuole dell'infanzia e le scuole elementari di lingua italiana.

Andreas Ulbrich, Jahrgang 1959, ist seit Ende der achtziger Jahre Puppenspieler. Als Komparse an der Berliner Staatsoper, hatte er damals  Kontakt zu Puppenspielern welche die Opernaufführungen animiert haben. Bei einem von ihnen, Harald Preuß, der das Puppentheater "Firlefanz  Berlin" betrieb, hat er verschiedene Techniken des Puppenspiels erlernt. Ulbrich legte er sich dann auf das Handpuppenspiel - speziell auf das Kaspertheater fest. 

Der gebürtige Berliner lebt in Winklern im Mölltal. Dort hat er sich ein altes Bauernhaus gekauft und ist mit seiner Familie  eingezogen. 

Ulbrich schreibt seine Stücke selbst. Zum Puppenbau stehen ihm Partner zur Seite und er verfügt über eine ansehnliche Sammlung von über 100 historischen und modernen Puppen aus Lindenholz, die er von bekannten Puppenspielern erworben hat. Jede Puppe hat ihren eigenen Koffer. „Mit all diesen verschiedenen Charakteren zu spielen, das macht mir Spaß“, so Ulbrich.

Die Herausforderung beim Puppentheater ist die große Zahl der verschiedenen Figuren: jede bewegt sich unterschiedlich und spricht anders“, erklärt er. Die Improvisation gewinnt in seinen Stücken immer mehr an Bedeutung. Er  packt bewusst aktuelle Alltagsszenen und als würzige Brise etwas Sozialkritik in die Stücke.

Andreas Ulbrich bietet den Kindern ein erstes, zumeist konventionelles Theatererlebnis und bietet ihnen damit eine Ausgangsbasis für den künftigen Besuch anderer Theaterformen.

Andeas tourt mit dem "Kasperlmobil" durch Südtirol und besucht die deutschsprachigen und ladinischsprachigen Grundschulen. 

Gernot Nagelschmied, Jahrgang 1965, geboren in Villach, ist Puppenspieler, Requisiteur, Theaterdirektor, Bühnenbeleuchter und Souffleur in einer Person. In den 80er Jahren widmete er sich erstmals dem Figurentheater und lernte bei namhaften Spielern. Im Jahr 1994 gründete er sein eigenes Figurentheater „Namlos“, das er alleine bespielt.

Nagelschmied ist in Bruneck ansässig und als Puppenspieler in Südtirol und im Ausland unterwegs. Bevorzugt tritt er in Kindergärten, Schulen und Bibliotheken auf.

Mit seinem Figurentheater entsteht eine eigene, kleine Welt mit lustigen und phantasievollen Figuren die er selbst herstellt. Er selbst lässt sich dabei vom Motto leiten: „Die Figuren muss man nur lassen, dann erzählen sie eine Geschichte."

Nagelschmied hält immer wieder auf Trödlermärkten oder Sperrmüllsammlungen Ausschau nach Material, das sich für seine Aufführungen eignen. Dazu befragt, sagt er: "Gerade solche abgelegten Dinge entfalten im Stück eine ganz eigene Aura.“

Mit der offene Spielweise steht der Puppenspieler nicht im Hintergrund seiner Figuren, sondern im Wechselspiel mit den Figuren.

Gernot tourt mit dem "Puppenkischtl" durch Südtirol und besucht die deutschsprachigen und ladinischsprachigen Kindergärten.